L’AMORE CIECO

L'AMORE CIECO

 

 

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Amorino dormiente

 

di Ivan Battista

 

     Love is blind, l’amore è cieco scriveva nei suoi Racconti di Canterbury Geoffrey Chaucer nel Quattordicesimo secolo. In effetti, questa sua affermazione contribuirà ad influenzare la rappresentazione di Amore per tutto l’Umanesimo e il Rinascimento. Nell’antica Grecia, invece, Eros è rappresentato sempre senza alcuna occlusione o benda agli occhi. Per i Greci antichi, dunque, Amore ci vedeva benissimo e sapeva perfettamente dove scagliare le sue frecce.

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IL VOLO E LO SCHIANTO

IL VOLO E LO SCHIANTO

Riflessioni frammentarie sulla psiche

che si concretizza e si autodistrugge

 

 

Andreas Guenter Lubitz davanti al Golden Gate Bridge di San Francisco 

 

        di Francesco Frigione

 

  • Andreas Guenter Lubitz [1]  il ventisettenne copilota dell’Airbus 320 della Germanwings – volo 9525, che ha ucciso con sé 149 persone, che viaggiavano da Barcellona a Dusseldorf, il 24 marzo 2015, assai presumibilmente era angosciato di non poter più svolgere il lavoro che dava senso alla sua vita; le sue condizioni fisiche (una malattia psicosomatica che gli intaccava la vista) e psichiche glielo avrebbero precluso e ciò gli è risultato inaccettabile. “Riportato a terra” dai riscontri medici, a dispetto della propria “volontà di potenza”[2] e del richiamo emesso dalla sua stessa sofferenza psichica. A questa il giovane tedesco non ha saputo dare ascolto e, non appena se ne è presentata l’occasione, con fulminea e implacabile determinazione,  Lubitz ha travolto fatalmente tutto quello che era legato alla dimensione del volo: sé, il resto dell’equipaggio, i passeggeri e, indirettamente, anche la compagnia per cui lavorava.

 

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AMORE SCOMBINATO

AMORE SCOMBINATO

 

 

René Magritte, Gli Amanti

di Ivan Battista 

È sempre complesso e azzardato parlare d’amore di coppia: il pericolo della banalizzazione è continuamente in agguato.  Questo tipo d’amore è costituito, a seconda delle fasi, sia da un’emozione sia da un sentimento universali. L’amore tra i partners è in grado di percorrere la dimensione spaziotemporale unendoci tutti in quello stesso intreccio da cui ognuno di noi proviene. Nonostante sia chiaro a chiunque ormai, resta in ogni caso un argomento ricco di trabocchetti. Conscio di tutto ciò, in questo articolo cercherò di trattare un lato specifico dell’amore a due: i tradimenti e le passioni clandestine.

 

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LA MASCHERA E ME

LA MASCHERA E ME 

 

 

 

Viaggio archetipico verso il sé profondo,

attraverso l’espressione creativa e lo psicodramma

 

Sabato 14 marzo 2015, in Via Ostia, 16, sc. "D. int. 3 - Roma

(fermata metro A "Ottaviano/San Pietro),

dalle ore 11:30 alle ore 17:00

 

l'Associazione Animamediatica organizza

 

il laboratorio creativo e di psicodramma analitico junghiano condotto dal dottor Francesco Frigione e dedicato alla dimensione archetipica della maschera e al suo rapporto con l'autenticità.

 

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LA PSICOLOGIA DELLA GESTALT (II parte)

LA PSICOLOGIA DELLA GESTALT (II parte) 

 

di Patrizia Mattioli

Figura ambigua: un vaso o due profili

 

Le esperienze passate e le inclinazioni personali possono influire sulla percezione.

Secondo i gestaltisti, la percezione che abbiamo di un oggetto non è una copia identica all'oggetto stesso, così come una cartina geografica non è una copia identica alla regione che riproduce. Come la cartina geografica però, l'oggetto percepito è identico per forma o struttura all'oggetto che riproduce così che può essere considerato un buon riferimento per la conoscenza del mondo reale. La corrispondenza strutturale tra l'oggetto percepito e i relativi processi cerebrali viene chiamata isomorfismo

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