UNA
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- Pubblicato Lunedì, 04 Ottobre 2021 12:52
- Scritto da Luciana Zollo
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UNA
di Luciana Zollo
A poco meno di un secolo di vita, Vitangelo Moscarda prende nome, corpo e voce femminili sulla scena di un piccolo teatro nell’antico quartiere di Boedo a Buenos Aires. Il monologo magnetico che racconta la sua storia, versione del classico “Uno, nessuno e centomila” scritta e diretta da Giampaolo Samà, attore e regista italiano d’Argentina, si intitola, infatti, “UNA”. Il rapporto dell’opera con il testo di Pirandello è di ammirazione scrupolosa, allo scopo di farne risaltare l’universalità, ma la sostanziale fedeltà al teatro del Maestro è incarnata dall’interpretazione di Miriam Odorico che, unica protagonista monologante, è letteralmente posseduta di volta in volta da tutti i personaggi della vicenda.
L’ENERGIA DELL’INTERPRETE
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Martedì, 11 Maggio 2021 20:07
- Scritto da Flavia Incitti
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L’ENERGIA DELL’INTERPRETE
Gabriele Lavia legge le favole di Oscar Wilde al teatro Vascello di Roma
Gabriele Lavia (foto di Filippo Milani)
Recensione e foto di Flavia Incitti
Riapre il teatro Vascello con lo spettacolo di Gabriele Lavia che interpreta due delle favole di Oscar Wilde: Il razzo eccezionale e Il principe felice.
Gabriele Lavia interpreta Il razzo eccezionale
Il grande attore ci conduce nella follia megalomane del razzo “ragguardevole”, come egli lo traduce, attraverso i suoi soliloqui intimi e i dialoghi con gli altri personaggi: fuochi d’artificio, animali e bambini. Ma il razzo vuole essere ricordato nel suo splendore; sa che la sua “utilità” consiste nella bellezza della sua ascesa al cielo per concludersi in una luminosa e dorata esplosione. Ma quale sia il vero scopo del suo essere per gli altri, il suo potenziale (ενέργεια, l’“energeia” aristotelica), questo non gli è riconosciuto da nessuno.
RIAPERTURA DEL TEATRO VASCELLO LUNEDÌ 26 APRILE E PROGRAMAZIONE SPETTACOLI
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- Pubblicato Sabato, 24 Aprile 2021 00:41
- Scritto da Redazione
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RIAPERTURA DEL TEATRO VASCELLO LUNEDÌ 26 APRILE
E PROGRAMMAZIONE SPETTACOLI
Questo lunedì 26 aprile 2021, il teatro Vascello aprirà il sipario con la serata di premiazione della compagnia vincitrice del Roma Fringe Festival 2021 - Il teatro indipendente torna in scena, che vedrà, in presenza di pubblico, alternarsi sul palco le tre compagnie finaliste.
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ATTRAVERSARE IL TESTO
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Mercoledì, 05 Maggio 2021 12:57
- Scritto da Redazione
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ATTRAVERSARE IL TESTO
“Gruppo Palermo” 2021
LABORATORIO DI ITALIANO
A cura di Luciana Zollo
per il ciclo “Appuntamento con l'ospite” vi proponiamo di
Attraversare il testo
Un incontro di lettura, esplorazione ed immaginazione
guidato da Gianluca Barbadori
Cosa svelano e cosa nascondono le parole quando le pronunciamo? Come raggiungere un’espressione organica quando raccontiamo? Come trasmettere e ricevere emozioni?
L’esperienza del teatro, anche a distanza
Giovedì 13 maggio ore 11,30-14 (16,30-18 ora italiana), su Zoom
SCANNASURICE: LUCI E OMBRE DELL’ANIMA DEGLI ULTIMI
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- Pubblicato Martedì, 27 Ottobre 2020 23:32
- Scritto da Assunta Alfieri
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SCANNASURICE: LUCI E OMBRE DELL’ANIMA DEGLI ULTIMI
Imma Villa in Scannasurice, foto di Andrea Falasconi
di Enzo Moscato
Regia Carlo Cerciello
Con Imma Villa
Scene Roberto Crea
Costumi Daniela Ciancio
Suono Hubert Westkemper
Musiche originali Paolo Coletta
Disegno luci Cesare Accetta
Produzione Elledieffe, Teatro Elicantropo
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78 Roma
dal 20 al 25 ottobre 2020
Recensione e foto di Assunta Alfieri
Al Teatro Vascello di Roma è andato in scena Scannasurice, interpretato da una magistrale e intensa Imma Villa, guidata dalla precisa regia di Carlo Cerciello. Il testo scritto da Enzo Moscato nel 1982 è un testo vivido, feroce, diretto, che sul palco grida la condizione dolorosa e disperata dei Quartieri Spagnoli della Napoli del 1980, colpita dal terremoto dell’Irpinia. Moscato dichiarò infatti «ecco, io con Sсannasuriсe vedevo е percepivo le ferite, le faglie, le fratture dei nostri animi con lo stato precedente della vita e la cultura a Napoli». E a dare corpo e voce all’anima di quella città ferita che tenta di respirare e svincolarsi da un mondo vieto, in rovina, “che cade a pezzi”, l’urlo più forte è quello degli “ultimi”, di cui si fa portavoce l’intenso personaggio Scannasurice.
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