PAESAGGI ITALIANI

PAESAGGI ITALIANI:

IL PAESAGGIO NELLA LETTERATURA

 

 

I pioppi (Giuseppe De Nittis, 1870)

  

“Il mare”, “La campagna ed il mondo contadino”, “Città e paesaggi urbani”, “Le tracce del passato”, “Le montagne”

 

a cura di Luciana Zollo

 

        Il paesaggio in Italia, che  porta i segni della millenaria coesistenza dell’Uomo con la Natura, nel corso del  tempo è diventato testimonianza di storia, espressione di cultura, manifestazione di identità incancellabili.

 

 

Mezzogiorno sulle Alpi (Giovanni Segantini, 1891)

 

Il ruolo del paesaggio in un testo letterario, lungi dal costituire semplicemente uno sfondo e svolgere dunque una funzione meramente estetica, è il risultato di strategie piú o meno consapevoli dell’autore (creazione di effetti psicologico-sentimentali, messaggi impliciti, depistaggi, giudizi espressi mediante simboli o allusioni, intertestualità ecc.) che fanno da sostegno alla narrazione spesso in modo fondamentale.

Sono bastate poche parole di un romanzo o di una poesia  ad illuminare e  rendere famosi  luoghi che altrimenti sarebbero rimasti  pressoché sconosciuti. Basti pensare al paesaggio del lago di Como descritto nell’incipit de “I Promessi Sposi”, o all’arsura della terra di Donnafugata, ne “Il Gattopardo”,  o alle pendici assolate della costa ligure cantate da Montale.  E´ per questo motivo che mi sembra interessante proporre delle passeggiate letterarie, puntando lo sguardo su luoghi e spazi in cui gli  autori collocano azioni, riflessioni, emozioni che, grazie all’ineludibile complicità del lettore, prendono vita ed interpellano quella dei personaggi e degli  stessi uomini in carne ed ossa.

Gli incontri dedicati ai “Paesaggi italiani nella letteratura si svolgono a Buenos Aires, presso l´Istituto Italiano di Cultura, nella forma di “Caffè letterario estivo” tra la fine di gennaio ed i primi di marzo del 2015.