SCANNASURICE, DI ENZO MOSCATO, AL TEATRO VASCELLO

SCANNASURICE, DI ENZO MOSCATO, AL TEATRO VASCELLO

 

 

SCANNASURICE

di Enzo Moscato
Regia Carlo Cerciello
Con Imma Villa

Scene Roberto Crea
Costumi Daniela Ciancio
Suono Hubert Westkemper
Musiche originali Paolo Coletta
Disegno luci Cesare Accetta

Produzione Elledieffe, Teatro Elicantropo

 

 Teatro Vascello

Via Giacinto Carini, 78 Roma

dal 20 al 25 ottobre 2020

Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21

- sabato ore 19 - domenica ore 17

 

Premio Mario Mieli 2018 ad Imma Villa come Miglior interprete

Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 ad Imma Villa come Miglior interprete di monologo

Premio della Critica (A.N. C. T.) 2015 come Miglior spettacolo

Premio Annibale Ruccello 2015

Premio PulcinellaMente 2015

 

 

 

Scannasurice, foto di Andrea Falasconi

 

 

Una sanguigna e tenerissima Imma Villa dà voce e corpo a Scannasurice, testo scritto da Enzo Moscato nella sua immaginifica lingua. L’attrice, sola in scena, restituisce realismo e intensità al personaggio che interpreta con vibrante tensione e la regia complessa e accurata di Carlo Cerciello ne valorizza ogni singola parte. Uno spettacolo emozionante pluripremiato ormai diventato un apprezzato piccolo “cult” torna finalmente a Roma dopo gli unanimi consensi ottenuti dal pubblico e dalla critica.

Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Daniela Ciancio, il suono è curato da Hubert Westkemper, le musiche originali sono di Paolo Coletta, le luci di Cesare Accetta.

Ambientato dopo il terremoto del 1980 a Napoli, Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, di un personaggio dall’identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi – metafora dei napoletani stessi – e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente.

 

Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche. Per questo ne è interprete un’attrice che del personaggio esalta l’ambiguità e l’eccesso.

In un dialetto lirico e suggestivo, la creatura a metà tra l’osceno e il sublime distilla imprecazioni esilaranti, filastrocche popolari e antiche memorie in un’alternanza di ritmi e di sonorità rendendo un testo ed uno spettacolo propriamente caratterizzato dalla parola profondamente affascinante.

 

PREZZI:

Intero € 25

Ridotto over 65 €18

Ridotto under 26 €15.

 

INFO

Telefono: 06.5898031 

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