L'INNESTO
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- Category: Letteratura
- Published on Thursday, 23 May 2019 01:32
- Written by Francesco Frigione
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L’INNESTO
Poesia di Luciana Zollo
Da un giorno all’altro. Percorso abituale.
In un locale di modeste dimensioni
e modesta apparenza, una nuova libreria.
Tra le casse schierate del fruttivendolo
con gli odori acidi dell’estate, a destra,
e i pannelli rosa della manicure,
che si propone gentile dall’altro lato,
una vetrina stracarica, promettente
e dimentica della vecchia insegna
soprastante, non ancora rimossa,
che recita “Ottica” e mostra occhiali enormi,
non a sproposito, a pensarci bene.
Sfavillano titoli pertinenti, in dialogo
con l’attualità, calamite di urgenza,
taciti garanti di eterno soccorso.
Riconosco volumi attesi, in lista
da tempo perché segnalati
dal tam tam semisegreto
delle idee vaganti, le piú forti.
All’interno, un giovane barbuto,
primo motore di questa costellazione
d’astri protetti da colori lucidati,
assicurati contro ogni furto di speranza.
Mi sorrido piantata nell’asfalto,
con il ritmo cardiaco leggermente accelerato.
Sento tendersi il filo che mi unisce
a tanti e tanto. In fondo, a cosa serve
scoprire città nuove e camminare,
o ripercorrere pazienti la nostra,
se non a riconoscere posti come questo,
appena affiorante nel grigio del quartiere,
che da astuto giocatore propone
un’inattesa partita, con il rischio
di vuotarsi le tasche, e di riempirsi
la casa e gli scaffali, pur di non rinunciare
all’invito dell’esplorazione vagabonda,
del battito segreto, dell’innesto possibile?
Si rinnova la scommessa, il balzo
verso la cifra assorta e il suono d’altri mondi.
Buenos Aires, marzo 2019