TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2018

 

TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2018:

DA FRANKENSTEIN, FREAKS E ZOMBIES FINO

AL PORNO GALATTICO DI STOYA E AL PROLETKULT E OLTRE

 

 

 

        di Vincenzo Basile

 

Inaugurata al Teatro Rossetti di Trieste, dal suo direttore, nonché cofondatore, Daniele Terzoli, si è conclusa la diciottesima edizione di uno dei più importanti festival di fantascienza europei. Molte è di rilievo le opere e gli incontri di futurologia e scienze “altre”. 

 

Si comincia da Calling All Earthlings, il documentario ambientato nel deserto californiano del Mojave, suggestiva location   dove negli anni ’50 fu misteriosamente installato l’Integration, una fonte di eterna giovinezza / macchina del tempo / spazio anti-gravitazionale e monumento-simbolo per gli hippies di tutto il mondo. L’ufologo George Van Tassel parla con gli alieni, in mezzo a una storia di dischi volanti e agenti dell’FBI che non si capisce bene da che parte stiano. L’opera di Jonathan Berman disamina i fatti e i personaggi penetrando nel cuore della controcultura americana più in contatto, allora come oggi, a fenomeni di genere.

 

 

Un’immagine tratta da Stalker, di Andrej Tarkovskij (1979)

 

Dal cinema di inchiesta ai grandi classici, primo tra molti, il russo Stalker(1979),nel quale nell’inavvicinabile Zona, un oggetto caduto dallo spazio vent’anni prima ha decimato un intero paese. Lo Stalker, lo Scrittore e il Professore vi si avventurano: riusciranno a raggiungere la Stanza, il luogo dove si avverano i desideri più intimi e inconfessabili perfino alla propria coscienza? La risposta è uno dei misteri del capolavoro di Andrej Tarkovskij restaurato in una nuova smagliante versione digitale.

Ma anche l’indimenticabile Il mondo dei Robot (“Westworld”, 1973) di Michael Crichton, con un sorprendente Yul Brynner/pistolero elettrico, iniziatore del tema della macchina che si ribella al suo creatore.

 

 

Yul Brynner in Il mondo dei Robot (Westworld), di Michael Crichton (1973)

 

Film di apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2018, con la presentazione speciale dell’astronauta Umberto Guidoni, arriva a Trieste First Man di Damien Chazelle. Che ci riporta al primo passo sulla luna di Neil Armstrong/Ryan Gosling del 20 luglio 1969. Guidoni, astronauta-astrofisico, ha risposto in conferenza stampa alle domande di giornalisti e scienziati presenti.

Frankenstein it’s alive, ovvero Il corpo di Boris Karloff, la creatura di Mary Shelley e la musica noise-rock degli OvO. Uno dei più grandi miti del cinema di tutti i tempi rivive a distanza di 200 anni, arricchito di nuovi impulsi elettronici, con sonorizzazione dal vivo.

 

 

Boris Karloff nel Frankenstein di James Whale (1931)

 

E poi l’attesissimo evento Trumbull Day: un viaggio nella mente e nell’immaginazione di uno dei più grandi maestri degli effetti speciali del cinema mondiale. Scienziato, geniale inventore, artista visivo, regista e anche un po’ alchimista. In suo onore la proiezione della space opera, 2002: la seconda odissea (Silent Running), a cui è seguita una Master Class.

 

 

Il regista premio Oscar Douglas Trumbull

 

Già vincitore di due premi Oscar, Douglas Trumbull ha ricevuto il Premio URANIA alla carriera, che esplose nel 1968 con IL FILMdi fantascienza 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick. Non solo, sono suoi gli effetti speciali per dei film che hanno reso leggendario il Genere: Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Star Treke Blade Runner, per citare i più noti.

 

Una scena del capolavoro di Stanley Kubrick 2001: odissea nello spazio (1968)

 

Il primo degli incontri tematici, è stato dedicato proprio al film 2001: Odissea nello Spazio, che compie i suoi primi 50 anni. A celebrare lo storico anniversario sono intervenuti: Giuseppe Lippi, direttore di Urania (Mondadori), il più illustre periodico di letteratura Fantascientifica europea; Lorenzo Codelli, membro dell’autorevole mensile cinematografico Positif, Fabio Pagan, giornalista scientifico internazionale di lungo corso nella ricerca in campo spaziale e l’astronauta-astrofisico italiano Umberto Guidoni, primo europeo ammesso a svolgere missioni scientifiche nello Spazio a bordo dello Space Shuttle. Durante la prima (1996) compì 256 orbite attorno alla Terra con la navetta Columbia e nel 2001 con l’Endeavour ne eseguì altre 186.

 

 

L’astronauta italiano Umberto Guidoni

 

Al di là degli spunti metafisici, etici e umani dei contesti trattati, molte sono state le somiglianze ma anche le differenze emerse tra i voli scientifici e quelli del grande schermo. Stupefacenti alcuni dei dati emersi. Un esempio? Furono circa 400.000 i componenti dello Staff NASA, impegnati nella realizzazione dell’impresa di allunaggio Apollo 11!

 

Zombie che invadono Parigi, signorine fanta-cult in abiti microscopici e molto altro, le sorprese che incalzano vertiginosamente i convenuti. Go Home, A Casa Loro, racconta di un’orda di zombie all’attacco di un noto militante di estrema destra che ha un’unica scelta per salvarsi: trovare riparo in un centro di accoglienza per stranieri. Che ne sarà di lui?

 

 

L’attrice e scrittrice Stoya in Ederlezi Rising di Lazar Bodroža (2018)

 

Dallo spazio profondo a Stoya, icona del cinema hard, che ha incontrato il pubblico per una conversazione dal titolo “Philosophy, Pussycats and Porn”. Tra le attrici pornografiche più famose del pianeta, Stoya è anche un’accesa attivista per i diritti delle donne e scrittrice. Ha collaborato per numerose testate, tra cui The New York Times,The Guardian, VICE e molte altre. Al Trieste Science+Fiction l’attrice è protagonista del film Ederlezi Rising - opera d'esordio del regista serbo Lazar Bodroža, presentata a Trieste in anteprima nazionale e in concorso nella selezione ufficiale – nel quale interpreta il suo primo ruolo in un film non hard nei panni di una bellissima e irresistibile androide.

Autrice del libro Philosophy, Pussycats and Porn, di recente pubblicazione, Stoya si racconta al pubblico del Teatro Miela in un dialogo con l’esperto di industria del cinema pornografico e non, Enrico Biasin.

Questo e molto altro è accaduto nel tempo di 4 orbite terrestri.

 

 

 

[Per gentile concessione di Agenzia Radicale]