I RAGAZZI DEL CAVALCAVIA
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- Category: Teatro
- Published on Monday, 27 November 2017 19:34
- Written by Serena Di Marco
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I RAGAZZI DEL CAVALCAVIA
LA SFIDA ALLA NOIA DI CINQUE GIOVANI
Teatro Vascello Roma
di Serena Di Marco
I ragazzi del cavalcavia, è uno spettacolo ispirato ai fatti di cronaca accaduti a Tortona venti anni fa, quando i fratelli Furlan, lanciando un sasso dal cavalcavia della Cavallosa, colpirono un'auto, uccidendo Maria Letizia Berdini.
Scritto e diretto da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri (già vincitrici delPremio Hystrio per le Scritture di scena 2014) , recitato dagli attori Alberto Alemanno, Maziar Firouzi, Ciccio La Mantia, Daniele Pilli e Michael Schermi. Industria Indipendente in collaborazione con Carrozzerie N.O.T Fivizzano ha progettato lo spettacolo.
La trama racconta di una sfida che finisce in tragedia: per non annoiarsi, in una sera di pieno inverno, dei giovani decidono di lanciare sassi da un cavalcavia, senza preoccuparsi delle conseguenze catastrofiche del loro gesto. Viene, in tal modo, messo in scena un emblematico tranche de vie di un branco di trentenni aggressivi, delusi, a volte depressi e altre euforici.
I protagonisti evocano anche un ulteriore personaggio, uno zio acquisito («lo Zio Tex»), mentre con le proprie fantasie conducono lo spettatore in luoghi irreali, per i giorni che vanno dal 24 al 26 dicembre.
A distanza di vent’anni dall’omicidio resta depositata nei loro animi la noia di una città di periferia, desolazioni dimenticate, luci di Natale che fanno da cornice alle voci disperate di alcuni; e il dolore si sente, eccome.
Nel rumore delle macchine che passano e tra le luci di un’autostrada affiorano valori ormai perduti, ma anche la voglia di affermare il loro nome e quello della propria famiglia.
Una straordinaria interpretazione di tutti gli attori che ha saputo toccare profondamente l’anima degli spettatori.
Il testo esprime un’energia pura e fresca, che denuncia un’Italia di valori non coltivati. I personaggi parlano nel loro dialetto per ribadire di essere estranei alle regole sociali; urlano, strepitano, scalciano come cavalli imbizzarriti.
I ragazzi del cavalcavia è una storia che potrebbe ripetersi innumerevoli volte, a suo modo una pietra miliare nell’evoluzione dell’insensatezza contemporanea del nostro Paese, una pietra, come quella scagliata contro la vittima innocente che passava di lì, uccidendola; una pietra come quella che, traumaticamente, ha costretto quei giovani a uscire dalla propria inconsapevolezza.