“GLI ABITANTI” SIAMO NOI

“GLI ABITANTI” SIAMO NOI

 

 

 

A “Rendez-vous” - Festival del Nuovo Cinema Francese a Roma, 2017

LES HABITANTS

Documentario di Raymond Depardon

(Francia, 2016 – durata 84 minuti)

 

 

 

http://filmstreaming.moviz.net/documentaire/3177-les-habitants.html 

 

        di Francesco Frigione

 

Raymond Depardon (Villefranche-sur-Saône, 6 luglio 1942) è uno tra i migliori fotoreporter del mondo (premio Pulitzer nel 1977 e premio Nadar nel 2000), regista cinematografico (documentari e fiction) e giornalista.

La stimolante rassegna“Rendez-vous”, che ha portato ancora una volta il Nuovo Cinema Francese a Roma, dal 5 al 9 aprile 2017 ci ha offerto la possibilità di godere del suo più recente lavoro: un’indagine itinerante sulla Francia profonda, a bordo di una piccola roulotte installata nelle piazze principali di piccoli centri o di città come Nizza e nella periferia di Parigi.

  

 

 

La pulizia del racconto, mondato da vezzi autoriali (con la piacevole eccezione delle brevi ellissi sugli spostamenti e sugli approdi che ritmano la narrazione e sono commentate dalla musica di Alexandre Desplat), è esemplare: consente allo spettatore di concentrarsi sulla visione e sull’ascolto dei protagonisti: “gli abitanti” del Paese, per l’appunto.

 

 

 

Si offrono a noi, dunque, nel vano del caravan, sedute alle opposte estremità di un tavolino, coppie di persone comuni di ogni età, classe sociale e livello culturale, che dialogano con coinvolgimento, dolore, ironia e scioltezza su argomenti di interesse personale.

 

 

 

Dato che i protagonisti non sono assaliti da domande, intrusioni, orientamenti preconfezionati, ma accolti in un ambiente discreto e protetto che gli consente di mettere a fuoco le proprie idee, gli stati d’animo, le inquietudini e le speranze, anche lo spettatore ottiene una cornice per concentrare l’attenzione e interrogarsi sulla realtà di esseri tanto simili a sé da avere la tentazione, altrimenti, di liquidarli con superficialità e supponenza.

 

 

  

L’operazione è effettuata con tale delicatezza e rispetto nei confronti degli intervistati che, a dispetto di tutte le letture possibili tendenziose e i propri preconcetti, chi osserva  finisce per sospendere il giudizio sulle persone e, volta per volta, s'identifica con loro, pur mantenendo un distacco critico.

 

 

 

Ben presto, malgrado la leggerezza dei toni e la pudicizia delle persone, lo spettatore coglie l’ombra che le loro conversazioni proiettano, un'ombra che esala da un’esistenza carente di riferimenti, legami saldi, prospettive, e spesso ammalata di solitudine e spavento. Questa inquietudine affiora ovunque: quando i protagonisti parlano di studio, di lavoro, di fede religiosa, di fattori economici, di cambiamenti sociali, di desideri erotici, di affetti familiari, di relazioni sentimentali, di matrimoni, di paternità, di maternità, di amicizie – ancorché quest’ultima sembri restare l’ultimo vero appiglio a cui “gli abitanti” si affidano in un mondo quasi in macerie, decostruito, fluido, evanescente.

 

 

 

         Che grande operazione compie Depardon con la sua apparente modestia di mezzi e di intenti: ci mette in contatto con quegli “altri” che ci riflettono con le loro ambizioni e meschinità, con gli atti di apertura e di generosità, con le loro chiusure e ostinazioni!

 

 

 

        Il caravan, da cui i suoi intervistati si affacciano verso l’esterno attraverso la cornice di una finestra, è il corrispondente di un corpo macchina fotografico, cioè il luogo in cui la luce e le ombre, filtrate dal diaframma, impressionano la pellicola. Uno spazio che è, in pratica, l’athanor, il forno dell’alchimista, l’ambito in cui il regista spinge la nostra anima a emergere e stagliarsi nitida alla coscienza.

 

Les habitants

Genere: documentario

Durata: 1h 24m

Modalità: Colore

Anteprima nazionale (Francia): 27 aprile 2016

 

RegistaRaymond Depardon

Montatore: Pauline Gaillard

Musica composta da Alexandre Desplat

ProduttoreClaudine Nougaret

Cinematografia: Raymond Depardon