L’INCONSAPEVOLE

L’INCONSAPEVOLE

 

 

 

        Poesia di Luciana Zollo

 

 

Napoli, un mattino di agosto

 

 

 

L’inconsapevole è alla guida di un taxi

che srotola un percorso semicasuale,

imprudente, frettoloso, senza perché,

nel disordine assolato del pomeriggio

mediterraneo.

Mediterraneo non é

mare né paesaggio

è condizione e pensiero

chiuso e felice, privo di domande.

Il taxi deve arrivare alla stazione

per una tariffa futile, imprecisa,

ed ogni istante può essere

utile o definitivo.

Scorre l’umore come il sudicio asfalto.

Nulla è bello dove palpita la vita

che è rischio, coincidenza

rumore e calore

eppure è, è vita e canta

con la voce dell’inconsapevole

che accompagna le note e le parole

con allegrezza rassegnata

inconsapevole dell’arrivo o consegna

dei passeggeri alla stazione

a tariffa forse municipale

certamente straccio di compenso

per un viaggio fra tanti.

Il sorriso o la battuta presto

saranno dimenticati nel rumore

affanno indifferenza

dell’inconsapevole

movimento assolato della vita.