MALEDETTI TURISTI

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MALEDETTI TURISTI

 

       di Erica Di Francesco

 

Dicono che la letteratura ci circonda, ci difende, ci coccola, ci rende felici o tristi, a seconda di come ne facciamo uso e di quanto riusciamo ad apprezzarla. Pensando ala letteratura si fa spesso riferimento ai “vecchi libri”, i classici, e alla storia della cultura ma….ci sono libri accattivanti anche perché sono attuali e sanno parlare della nostra realtà, a volte, ma solo a volte, con sottile ironia. 


 

Le arance, diceva Voltaire, si strizzano fino a farne uscire tutto il succo, e poi si buttano via. Così accade a Firenze, la città del turista sprint: un giretto, un gelato, tante foto e via.

Da qualche settimana, è uscito nelle principali librerie online del mondo, Amazon-Kindle, Apple, Google, un e-book che s'intitola “Maledetti turisti!”: descrive l'impatto del turismo di massa a Firenze, la violenza a cui sottopone la città e i suoi capolavori. Troppi turisti in un contenitore estremamente piccolo sembrano ragni in bottiglia: una presenza fisica intrusiva, perenne ed eccessiva, che non si può evitare. Firenze non è New York, dove l'architettura, anche per dimensioni ha la meglio sulla presenza umana, come le figure lillipuziane nelle visioni romane di Giovanni Paolo Panini.

Uno spazio urbano antico, gremito di turisti, si snatura, si spersonalizza e, artisticamente, muore. Il carattere distruttivo del tumultuoso turismo di massa corrode lentamente Firenze, come la ruggine il ferro. Non protetta né garantita nella sua identità dagli sconvolgimenti di uno smanioso travelling che ne ha cancellato l'essenza, la città è diventata uno spazio artificiale, un circo per turisti che estranea gli stessi fiorentini, spinti nei sobborghi dall'aumento dei fitti e dalla confusione. Mentre Firenze e Venezia scoppiano di turisti e si distruggono, Napoli rimane, tra le massime città d'arte,  la sola che ancora conserva quell'atmosfera autentica che la rende unica, piena di carattere, perché non è stata mortificata dal turismo di massa e si è conservata. E' come se la presenza di un flusso turistico ancora piuttosto limitato ne preservi la sua autenticità. Una città tutta movimento, brulicante di vita reale che si svolge nelle sue strade come nel glorioso passato di antica Capitale.

Maledetti turisti!” è un resoconto ― non privo di ironia ― di vizi e nequizie dei turisti,  descritti e spiegati, ma anche un percorso artistico in contrasto con le rotte principali per scoprirne altre.  Luigi Puca si sofferma sulle gite scolastiche e la superficialità con cui si  visitano i maggiori musei, accompagnandoci a “Uffizylandia”, tra Cristi, monumentali Madonne e un susseguirsi di sciocchezze che si sentono echeggiare nel museo più affollato del mondo. La riluttanza da parte della massa che si cela negli sguardi obliqui e nella loro svagatezza, è palese nelle ultime sale del museo, dove le persone camminano con un passo stanco ma spedito, mirando la via d'uscita, liberatoria come quella di un labirinto.  L'arte da sola non basta a generare entusiasmi quando la visita è soltanto un pretesto per dire: “Ma come! Vado a Firenze e non visito gli Uffizi? “

Questo libro, facilmente accessibile, seduce sia per la chiarezza espressiva, determinata da frasi semplici ma corpose, sia perché è  articolato in maniera originale e incisiva in tre parti e ventisei capitoletti.  Possiede un carattere satirico e provocatorio, ma è privo di toni aggressivi. Dimostra che spesso è meglio visitare luoghi meno noti, non assediati dal turismo di massa, perché godere di un capolavoro immersi nella folla è impossibile, a meno di non essere masochisti!