BARBERO E GLI IPOCRITI

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BARBERO E GLI IPOCRITI

 

 

 

di Rossella Monaco

 

L’istruzione è un diritto inalienabile. Perciò Alessandro Barbero firmato un appello contro il green pass nelle università si è esposto in prima persona. Immediate le “reazioni avverse”. Un personaggio colto, intelligente, carismatico e noto al pubblico televisivo “ti può influenzare come niente” una bella fetta di gente, bastano due o tre concetti sensati. E allora via con la macchina del fango, titoli e titolacci, contro l’ingrato “unto” dalla tv.

 

“È caduto un mito” scrivono i lacchè pennivendoli.

Il prof. ha replicato stipandoli tutti all’inferno «Il girone dantesco degli ipocriti trabocca».

 

 

 

Non solo “corrotti”, “di malaffare”, “paraculi”, “ladri”, ecc., i politici pure “ipocriti” si devono sentir dire?

Cosa c’è di male a obbligare facendo finta di non farlo? È educazione, non ipocrisia.

E poi se rimani chiuso in casa sei libero.

Coercizione di stampo mafioso, non trovo altre definizioni.

Con Alessandro Barbero quasi mille docenti coraggiosi hanno preso posizione contro l’infame tessera simil fascista. Grande solidarietà per chi lotta per la Libertà, per la Costituzione e per far crescere un’umanità più evoluta e felice.

Ricapitoliamo.

La possibilità di studiare è un diritto irrinunciabile. Però se non ti vaccini non puoi frequentare scuole e università. Domanda, ma la scuola non dovrebbe forgiare cervelli indipendenti, creativi, geniali, e se ci scappa, ribelli?

Ribelli va bene, ma inoculati.

E il sessantotto? E le successive rivolte studentesche?

Risolte con la droga, una generazione promettente distrutta dall’eroina. Si è scritto molto, su come Woodstock possa essere stato un fantastico esperimento della CIA.

Non notate un’assonanza?

Il “buco”, signori.

Stavolta persino obbligatorio.

La “pera” si è trasformata in un TSO che abituerà da subito i giovani a piegare la testa al potere (con un siero che per loro non produce alcun beneficio, ma li espone a danni anche gravi).

Non solo.

I “medical pusher” agiscono su larga scala, sono incluse tutte le fasce d’età. Si è passati da “I giovani non sono a rischio, ma lo attaccano ai teneri nonni” a “Quei fetenti dei nonni lo trasmettono ai nipoti” o anche “I bimbi in culla possono trasformarsi in mine vaganti, bombette al long covid”.

Soluzione?

Buchiamo tutti, dagli zero ai cento anni (ma pure oltre), così nessuno morirà più. Si passerà semplicemente a miglior vita, con i soliti tumoretti, infezioncine respiratorie, innocue cardiopatie, eccetera.  Si continuerà a mangiare animali sofferenti, pieni di antibiotici, adrenalina, cadaverina, putrescina e via marcendo.

Il messaggio è chiaro.

Fatevi pure del male, non prevenite con una sana alimentazione, con sport all’aria aperta e parecchio sesso, tanto abbiamo la “vaxeternità”, basta non pigliarsi il covid per diventare immortali. Il cancro, fatto il suo tempo, ormai interessa solo a Branko.

 

 

 

«Dopo che avevano abusato del mondo, sbudellandolo e infilando trivelle in ogni angolino remoto, quando si sono visti alle strette, di fronte alle pandemie, i “vecchi” hanno minacciato i “giovani” di “asintomatismo egotico”, di essere cioè, con la loro maledetta voglia di uscire e di divertirsi, mortis causa dei teneri nonnini. I “giovani” sanno che i “vecchi” si sono divorati il pianeta pezzo per pezzo fregandosene un cazzo dei nipoti, ma come dice Freud, i sensi di colpa ti fottono.»

 

www.rossellamonaco.it

 

Per maggiori informazioni sulla natura dell’iniziativa sostenuta da Alessandro Barbero e molti altri intellettuali e docenti universitari, si rimanda al testo dell’appello   https://nogreenpassdocenti.wordpress.com/ e all’intervista rilasciata al Corriere della Sera online https://www.corriere.it/cronache/21_settembre_08/alessandro-barbero-green-pass-obbligo-assurdo-c5db2932-0ffb-11ec-bed3-6f3896af8bb8.shtml