“LA CUCINA” di Arnold Wesker

  • Stampa

“LA CUCINA” di Arnold Wesker

Al teatro Eliseo di Roma fino al 20 maggio

 

 

 

       di Serena Di Marco

 

Dopo il grande successo di critica e pubblico ottenuto nel 2016, alla prima nazionale, lo Stabile di Genova ripropone per la stagione 2017/18, “La cucina,di Arnold Wesker, spettacolo prodotto dal Teatro stesso.

La prima rappresentazione italiana avvenne nel 1969, per iniziativa di Lina Wertmuller, ed ebbe Isa Danieli fra le protagoniste. 

 

 

  

Il regista Valerio Binasco porta in scenala versione italiana di questo testo fino al 20 maggio e dichiara: «Per me la cucina è una metafora della vita sociale, ma è anche un posto dove si può vedere qualcosa di bello: il lavoro di squadra, l’impossibile insieme di uomini che lavorano in equipe … è un luogo di notevole bellezza».

Binasco, inoltre, annota: «La cucina è una commedia scritta per farvi vedere dei cuochi al lavoro e per mostravi quanto è duro e feroce il loro lavoro, ma anche quanto è bello. Mostra da vicino la violenza che nasce dalla convivenza forzata di persone straniere e come l’Europa del primo dopoguerra sia così simile a quella del nostro tempo».

Il regista dichiara anche  che per la preparazione ha scelto sia per lui sia per gli attori di lavorare e di capire come funzionano certi meccanismi di molti ristoranti: un mondo davvero a parte, di grande ispirazione.

Lo spettacolo racconta l’inizio di una nuova giornata di lavoro in un grande ristorante; ci descrive la realtà nuda e cruda di cosa accada in cucina e non dentro una sala lussuosa. Protagonisti sono i cuochi, i camerieri, gli sguatteri al lavoro, che si alternano urlando, correndo, giocando, arrabbiandosi tra fornelli, pentole, padelle e utensili. Tutto avviene freneticamente, fra litigi, pregiudizi ed equilibri difficili, mentre si dipanano storie difficili di vita, quella vita di tutti i giorni che Binasco ha saputo raccontare con grande maestria.

L’autore del testo Il londinese Arnold Wesker, sceglie di rappresentare la cucina come un mondo disumano per evidenziare alcuni temi sociali:come le dure condizioni del lavoro e la realtà dell’ immigrazione. (Wesker, scomparso nel 2016 all’età di 84 anni, è stato uno dei protagonisti del teatro inglese del secondo ‘900 e “La cucina” resta ancora oggi la sua commedia più rappresentata).

Per il drammaturgo, la cucina rappresenta uno spazio dove tutti sono in continua ricerca di sé stessi ed un luogo oscuro, grondante stenti e fatiche.

Per Binasco, invece,  la cucina rappresenta l’umanità intera, affiatata in un grande lavoro di squadra, un’orchestra che suona la musica della vita nella sua bellezza.

 

Il cast de “La cucina” è composto da ventiquattro attori (quasi tutti sotto i 30 anni) provenienti dalla Scuola di Recitazione dello Stabile: Massimo Cagnina, Andrea Di Casa, Elena Gigliotti, Elisabetta Mazzullo, Aldo Ottobrino, Nicola Pannelli, Franco Ravera, Francesca Agostini, Emmanuele Aita, Lucio De Francesco, Giulio Della Monica, Alexander Perotto, Aleph Viola, Ivan Zerbinati, Antonio Bannò, Giuseppe De Domenico, Noemi Esposito, Giordana Faggiano, Isabella Giacobbe, Martina Limonta, Giulio Mezza, Duilio Paciello, Alessandro Pizzuto, Kabir Tavani.

Scene di Guido Fiorato; costumi di Sandra Cardini; luci di Pasquale Mari; assistenza alla regia di Simone Luglio; musiche di Arturo Annecchino