TE ABSOLVO

 

TE ABSOLVO

INTERVISTA A IGOR MATTEI, DEUTERAGONISTA CON TONI GARRANI DEL NUOVO FILM DIRETTO DA CARLO BENSO

 

 

 

Regia: Carlo Benso.

Sceneggiatura: Igor Mattei

Con:Toni Garrani, Igor Mattei,Karolina Cernic, Fabio Fazi

Genere:drammatico; Durata 90 min.

Produzione: Italia, 2016.

 

 

Igor Mattei, nei panni di Don Paolo, nel film Te absolvo, regia di Carlo Benso

 

Animamediatica: «Entriamo subito “in media res”: in che modo consideri la dicotomia tra i due personaggi principali di “Te absolvo”: Paolo, che incarna l’ideale del sacerdote devoto alla Chiesa e a Dio, e Andrea, che, nel suo ruolo di peccatore, esprime chiaramente le contraddizioni connaturate nell’Uomo?»

 

 

Igor Mattei sfoglia il copione prima di un ciak di Te absolvo

 

Igor Mattei: «C’è decisamente questo gioco di opposti, che, però, non scade mai in una netta, e quindi banale, dicotomia tra “Bene” e “Male”. Anzi, la storia appare particolarmente intrigante proprio perché in cui i due personaggi, di volta in volta, arrivano in qualche modo a scambiarsi i ruoli: chi è dedito, come Don Paolo – il mio personaggio –, alla perfezione, incontra l’imperfezione, lasciandosene a tratti travolgere; allo stesso modo, l’imperfezione di Don Andrea viene riequilibrata dalla virtù razionale di Don Paolo, fino al tentativo di riscatto, i cui dettagli non svelo, per lasciare allo spettatore il piacere della scoperta.»

 

 

Don Paolo (Igor Mattei) e Don Andrea (Toni Garrone) in chiesa

 

AM: «La vicenda si svolge nella piccola provincia, in un paesino del Monferrato, dove la comunità osserva e giudica severamente le vite e l’operato dei due sacerdoti. Essendo stati coinvolti in prima persona i veri abitanti del posto, quale reazione hai colto in loro? Si sono rispecchiati della comunità della drammaturgia o se ne sono distaccati?»

 

I. M: «Quello che è successo a Conzano lo conserverò per sempre nella memoria, poiché la piccola comunità, ad un certo punto, si è talmente coinvolta nella storia e integrata nel film, che ha cominciato a confondere gli attori con i ruoli, a sovrapporre la finzione alla realtà, tanto da arrivare a chiamare me col nome del personaggio che interpretavo. Si è verificata una totale immedesimazione, un fenomeno raro nel cinema odierno, dal momento che, per motivi logistici, è sempre più costretto a un contatto superficiale con le comparse o con i luoghi che lo ospitano.

In questo caso, invece, si è prodotta un’esperienza simbiotica e totalizzante, sia per noi attori che per gli abitanti del posto – alcuni dei quali, tra l’altro, hanno recitato nella pellicola.

Di recente siamo tornati a Conzano e ci siamo molto commossi, ripercorrendo e rivivendo i fantasmi dei personaggi che vi abbiamo interpretato.»

 

 

Igor Mattei, durante la lavorazione in una scena di Te absolvo, con Luciano Tuminelli

 

AM: «Nonostante la vicenda sia costellata di ostacoli verso il recupero della fiducia da parte della comunità di fedeli, si può forse dire che la nota più squillante viene dal percorso compiuto da Paolo e Andrea: un rapporto che si fonda sulla collaborazione e la reciprocità, nonostante le diversità, per raggiungere il comune obiettivo. Potremmo dire che in questo risiede principalmente il senso laico del film?»

 

 

Toni Garrani e Igor Mattei, durante un ciak di Te absolvo

 

I. M: «Indubbiamente, il percorso di Don Paolo e Don Andrea rappresenta il plot del film, ma non c’è solo questo: i due si incontrano e si scontrano durante tutta la narrazione, ma la comunità che li attornia è forte e presente, agisce come un coro tragico - il terzo protagonista della vicenda. Per quanto riguarda il rapporto tra i due uomini, esso è risultato talmente trascinante da portare sia Toni Garrani che me a stringere un legame molto stretto anche sul piano personale. Toni, di fatti , ha voluto partecipare con noi all’ultimo Festival “Ad Arte” di Calcata, restando per ben tre i giorni. Dal che si desume che il gioco scenico ha operato la fusione alchemica!»

 

 

Igor Mattei, dopo la proiezione di Te Absolvo, per “Ad Arte - Calcata Teatro-Film Festival”

 

AM: «Come attore e interprete di questo ruolo, ma anche come uomo, hai trovato delle possibili risposte al quesito fondamentale che il film pone? È, cioè, davvero possibile perdonare?»

 

I. M: «È possibile perdonare? Beh, è una domanda che ha condizionato tutta la mia vita … Penso che il perdono, così come viene tradizionalmente e moralisticamente inteso, non sia un atto possibile. Credo soprattutto ci sia da domandarsi cosa dobbiamo farci perdonare o cosa ci dobbiamo perdonare, perché spesso la colpa è una colpa che commettiamo nei nostri riguardi. Nel momento in cui noi ci siamo perdonati il male che ci siamo lasciati fare o che ci siamo inflitti da soli, riuscendo nel difficile compito di perdonarci, allora sì, forse, diventa possibile perdonare anche gli altri.»

 

 

Igor Mattei e Toni Garrani, durante la lavorazione del film

 

AM: «Desideri ringraziare qualcuno, in particolare?»

 

I. M: «Sì, ringrazio l'amico produttore Francesco Montini, per aver preso in considerazione la sceneggiatura del film, dopo che gliela avevo proposta, con la convinzione che avrebbe potuto apprezzarla . Il regista Carlo Benso, per aver accettato la sfida, da me lanciatagli una volta letta la sceneggiatura, di farmi fare in u  ruolo che sentivo profondamente, malgrado tutte le difficoltà del caso... Ringrazio inoltre, ma non da ultimo, Toni Garrani , per la semplicità , la bravura e la grande professionalità con le quali  ha lavorato insieme a me: “Grazie, Toni.  Non è facile trovare colleghi più grandi e con un pregresso lavorativo alle spalle assai superiore, che mostrino tanta umiltà. ».

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IGOR MATTEI presiede l'associazione culturale“Dillinger”e con Marina Biondi, dal 2014, è ideatore e  direttore artistico di “Ad Arte – Calcata Teatro Fine Festival”. Inoltre, è attore di teatro, cinema e tv e regista teatrale .

Si è laureato in lettere moderne con una tesi sul teatro di Massimo Bontempelli, presso l'Università di Roma “La Sapienza”.

Ha studiato e lavorato con Antonio Latella, Danio Manfredini, Enzo Cosimi, Eleonora D'Anco, Pierluigi Pieralli, Walter Manfrè, Alessio Pizzech, Walter Pagliaro, Riccardo Vannuccini, Franco Miseria, Duccio Camerini con il Teatro Del Carretto e molti altri .

È stato protagonista cortometraggi e di lungometraggi cinematografici quali: L'Angelo (cortometraggio)di Roberto Di Vito; Bianco, dello stesso regista (lungometraggio presentato al “Bari Film Festival” e al “31° Fantafestival 2011 di Roma” - l’edizione; L’Isola del Cinema di Roma, e in concorso al “Festival Terre di Siena”); ne L'Affare Bonnarddi Anna Maria Panzèra; Te absolvo(2017), per la regia di Carlo Benso; Tre notti (2017) cortometraggio diretto da Gianluca Catàlfamo. Di recente, inoltre, ha preso parte al film La coppia dei Campioni per la regia di Giulio Base e al film "La verità è in cielo",di Roberto Faenza.

Per la TV, ha lavorato in numerose produzioni:Distretto di polizia; Grandi domani; Un posto al sole; Baciamo le mani; Incantesimo;Terapia d'urgenza; Al di là del Lago; Il Bello delle Donne. Per il cinema e la TV ha lavorato, tra gli altri, con registi come Antonello Grimaldi, Lucio Gaudino, Genovese/Miniero, Vincenzo Terracciano, Eros Puglielli,  Gianfarnco Albano, Raffaele Mertez, Luca Ribuoli ecc.

In qualità di regista è stato:autore e coregista dello spettacolo “Billie Blu(es)” - omaggio a Billie Holiday (Teatro Argot di Roma 2007); Clitennestra, di Margherite Yourcenar, con Marina Biondi, rappresentato nel 2011 a Villa Adriana di Tivoli, all’interno della mostra “Le Luci Italiane di M. Yourcenar”, nel 2012 presso il Teatro Vascello di Roma  e in vari teatri italiani; “Cassandra”, di Christa Wolf (Regia), per la rassegna teatrale al femminile “Regine” - Estate romana 2010; “Rooms” da Kurt Valentin, presso l’International Acting School of Rome 2009(drammaturgia e regia);“Shakespearen Puppetts” - studio scenico su Shakespeare (drammaturgia e la regia), messo in scena presso il Teatro allo Scalo di Roma; “Raffaele Viviani, versi,prosa e musica”, di e con Franco Acampora, riallestimento,Todi Festival 2013; docufilm “In Direzione Ostinata e Contraria ...AD ARTE” (regia).