COSTELLAZIONI

COSTELLAZIONI

Un amore dolce come il miele, tra tradimenti e stelle.

 

 

 

        di Serena Di Marco

 

        Una storia dolce come il miele quella di Costellazioni,uno spettacolo andato in scena al Teatro dell’Orologio e diretto dal regista Silvio Peroni; la rappresentazione è tratta dal testo di Nick Payne, drammaturgo inglese che indaga il sentimento umano per eccellenza: l’Amore.

 

 

        Orlando, un ragazzo semplice che lavora come apicoltore, si rapporta ogni giorno a Marianna, la sua brillante ragazza, ricercatrice presso l’università: I due innamorati si incontrano, i ritrovano e si perdono di nuovo.

 

        Payne sviscerasi  le diverse possibilità ed gli svariati modi in cui i loro incontri si sarebbero potuti risolvere, a causa di fattori che si modificano col tempo e con fattori esterni.

        In più, l’adattamento italiano di Costellazioni, operato da Peroni, porta particolarmente in luce la “relazione uomo-donna”, ispirandosi ad alcune idee mutuate dalla teorie fisiche del “caos” e degli “universi paralleli”.

 

 

 

        Gli attori Jacopo Venturiero e Aurora Peres hanno trascinato lo spettatore, grazie alla loro notevole grinta e alle tante variazioni del registro emotivo, in un mondo stellare proprio come il titolo dell’opera.

 

        Sul palco le luci sembravano stelle, s’intravedevano contatti di corpi, baci, tenerezze e tradimenti.

        Il regista ci ha proposto una rivisitazione tutta psicologica e relazionale della teoria quantistica che sostiene esista un numero infinito di universi e che ogni evento ci accada nella vita sia interconnesso. Tutte le nostre scelte, pur ripetute e apparentemente identiche, sono in realtà diverse e vanno applicate a vari “mondi” con cui interagiamo ogni giorno.

Gli attori si sono mossi nello spazio con una morbidezza scenica unica: ogni brano di questa storia d’amore è stato interpretato in più modi e con i molteplici, eppur rituali, gesti dell’amore. Gli spettatori hanno assistito a tutti i passaggi fondamentali della vita della coppia: dalla conoscersi di Orlando e Marianna, all’accendersi della loro felicità, al tradimento, alla malattia fino alla morte.

Uno spettacolo malinconico, talvolta triste, ma così emotivo da travolgere lo spettatore e portarlo felicemente a smarrirsi nella complessità dei livelli evocati.

Anche lo spettatore, in fondo, come i protagonisti, può arrivare a sentirsi una infinitesimale particella governate dal Caso.

Lo spettacolo accosta al senso intimo e misterioso della vita, mediante una dialettica tra desiderio di equilibrio e necessità del caos, e ci suggerisce di “costellarci” in un cielo di Amore, guardando oltre le difficoltà contingenti, esattamente come fanno Marianna e Orlando