I 100 ANNI DEL TEATRO OLYMPIA DI VALENCIA

I 100 ANNI DEL TEATRO OLYMPIA DI VALENCIA

 

Un’immagine dell’Olympia, quando era una delle più ragguardevoli sale cinematografiche della città di Valencia

        di Erica Di Francesco

 

Pian piano, sta terminando questo meraviglioso anno che ha commemorato il centenario del teatro Olympia di Valencia, mi sento pertanto in dovere di dedicargli un articolo!
In via San Vicente, in pieno centro e a fianco della Plaza del Ayuntamiento, dopo 100 anni si trova ancora lí l' edificio del teatro, dapprima, poi cinema, e a partire dal 1952, di nuovo dedicato all' arte drammatica. 

 

Fu eretto nello spazio dove era stato ubicato il convento di San Gregorio fino al 1911, momento in cui fu abbattuto per urbanizzare la città. L‘architetto incaricato fu Vicente Rodriguez, che decise di dargli uno stile postmodernista.

La cronaca di un giornale dell’epoca, Las Provincias, affermava: «L'immaginazione di questo colosseo ha risvegliato grandi aspettative, non solo per il desiderio di conoscere la nuova opera, Ma proprio per la tipologia dello spettacolo».

La curiosità venne soddisfatta quando venne annunciato il primo spettacolo, un’opera chiamata …  “Il Barbiere di Siviglia", alla quale seguirono “Tosca”, “Manon”, “Rigoletto” … e così via.

Nel 1917 l’Olympia iniziò a programmare il cinema, alternandosi ad altri spettacoli, ma la frequente proiezione di pellicole, fece si che il pubblico identificasse il teatro con una sala da film e si convertisse da allora in sinonimo della storia cinematografica della città.

Ebbe molto merito l’ impresario Ángel Pérez del Val, che curò il programma della sala, conseguendo numerosi successi. Parliamo, naturalmente, dei tempi dell’ indimenticabile cinema muto, la cui invidiabile qualità ben si adeguava al pubblico di quel momento.

Alla fine degli anni ‘20 arrivarono i primi film sonori e l’Olympia si trasformò rapidamente in uno dei luoghi che più diede spazio a questo nuovo genere, insieme al teatro Lirico , Di fatti, il 5 Febbraio 1930, fu proprio all'Olympia che il pubblico poté assistere al primo film sonoro, "L'arca di Noè" (1928), di Michael Curtiz, prodotto dalla Warner Bros.

La decade degli anni ‘30, con l’apertura di più sale lascia supporre una retrocessione nella graduatoria dei cinema cittadini, sebbene i proprietari dell’Olympia continuassero ad avvalersi della collaborazione di Ángel Pérez del Val, il quale si attivò affinché l'Olympia restasse tra le prime sale di Valencia,cercando di adattarsi al meglio alla massiccia invasione dell’industria nordamericana.

La grande concorrenza del cinema “Rex”, dapprima noto come “Gran Teatro”, e del “Capitol” affondò l'Olympia in una crisi di affluenza di pubblico. La conseguenze portarono, all’inizio degli anni ‘50, a che Ángel Pérez del Val smettesse di esserne l’impresario e si occupasse, invece, del cinema Callao Espectáculos, della cui squadra faceva parte anche Enrique Fayos, Quest’ultimo, in seguito, sarebbe diventato, per lungo tempo, il massimo responsabile del teatro Olympia, restituendolo all'antico splendore.

 

 

I Fayos, gli impresari del Teatro Olympia: Mariangeles, Enrique padre ed Enrique figlio 

 

L'ultima data da rammemorare é quella del 1983, anno in cui l'Olympia cessò la sua attività cinematografica, convertendosi in teatro. Tutt' oggi, esso é gestito dalla famiglia Fayos, Mariangeles ed Enrique , figli di quell’Enrique Fayos al quale abbiamo accennato in precedenza. I due fratelli seguono con amore e passione la programmazione della sala, che vanta una capienza di oltre 1100 spettatori, riuscendo con costanza a riempirla di persone desiderose e plaudenti.

La varietà di scelta, che spazia dal monologo drammatico alla commedia per adulti e bambini, dal flamenco al balletto classico e al musical, permette ai valenciani e ai turisti di apprezzare svariate offerte culturali, durante l’intero arco dell’anno.

I Fayos hanno messo a disposizione l’Olympia, durante tutto il 2016, al fine di realizzare atti commemorativi per il centenario del teatro, letture aperte al pubblico, spettacoli extra, concludendo con il grande brindisi del 14 novembre, al quale hanno partecipato gli attori e gli spettatori che hanno costruito la storia di questo teatro, oggi giorno la sala privata più importante di Valencia.

Auguriamo all’Olympia altri cento di questi anni meravigliosi, che apportano alla cultura e all’arte drammatica un contributo inestimabile.