SYBILL

SYBILL

Sybill, femme fatale ungherese, apre la stagione 2016 del Budapesti Operett Színház.

 

 

 

        di Vincenzo Basile

 

L’Opera più celebre di Victor Jacobi, Sybill, debuttò nel 1911 al Teatro Reale di Budapest, e portò al suo compositore immediata fama internazionale.

Racconta la storia di un amore impossibile, circondato da caos e confusione. Ogni personaggio è geloso di qualcun’altro. E ogni personaggio è innamorato di qualcun’altro. Ma chi esattamente di chi non è dato intendere fino alla fine. Ed è in questa sospensione che risiede la sua gradevolezza narrativa ricca di aspettative e tensioni, scandite dalla vivacità delle musiche.

 

 

 

Nell’ hotel più lussuoso del grande impero russo sono in arrivo uno dopo l’altro gli attesissimi ospiti. Sibilla, la cantante parigina, Petrov, il suo amante, un ufficiale dell’esercito russo che è persino disposto ad essere giudicato dalla

corte marziale pur di seguirla per i teatri europei nei quali si esibisce, Poire, il manager di Sibilla e Sara, sua gelosissima moglie. Gli amanti stanno per rimettersi in viaggio per Parigi quando nell’albergo arriva il Governatore. Di conseguenza, Sibilla, per coprire la diserzione del suo colonnello, si fa passare per la Granduchessa, moglie legittima del Governatore, e la Granduchessa si trasforma, a sua volta, in Sibilla. Tutti vogliono Petrov, il quale, a sua volta, vuole Sibilla. Per non dire della Granduchessa, che vuole qualcosa di completamente diverso!

 

 

 

E’ l’apoteosi dell’Equivoco e durante lo spettacolo, oggi come un secolo fa, il pubblico non fa che consultarsi e interrogarsi sull’intricatissimo svolgimento della trama. Fondamentale alla riuscita dello spettacolo, la rivalità delle due primedonne e dei due tenori in competizione tra di loro, sia nei rispettivi ruoli in cui si dipana l’intreccio che, attorialmente, sul palcoscenico.

 

 

 

L’allestimento coinvolge gli artisti più quotati dell’Operett Színház di Budapest, tra i quali, l’ospite d’onore, Zoltán Miller, protagonista nel ruolo del Granduca, Mónika Fischl spendente Sybill e Attila Dolhai più che convincente Petrov

 

Sybill è direttto da Máté Szabó, con libretto originale riveduto da Barbara Ari-Nagy.