IL METANO TI DÀ UNA MANO

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LA ZAMPATA DI MAIC DEL 8 APRILE 2015

IL METANO TI DÀ UNA MANO

 

 

 

“Il metano ti dà una mano”, così recitava uno spot pubblicitario dell'Eni degli anni '80. Ne è passato di tempo da allora, ma il nostro Massimino “Baffino” D'Alema non se n'è dimenticato; anzi, avrà pensato: «Se il metano mi da una mano,  io, quasi quasi, questa mano me la prendo con tutto il braccio! ...».  Solo che il nostro politico ha sbagliato, diciamo, obiettivo geografico ... e ha scelto Ischia. 

 

 E già, Ischia, Baffino Bbaffino, ma come, non lo sai che quel territorio è sotto il controllo dell'inflessibile acchiappamariuoli Henry John Woodcock, che, a dispetto del nome, esibisce un'evidente accento partenopeo e sta appostato tutta a jurnata cu’ e cuffiette 'ncapa ad intercettare telefonate?

E dici tu, giustamente: «Ma io questa schifezza di vino non lo riuscivo a vendere manco all'outlet di Gallipoli, dove pure sono conosciuto, e a qualcuno glielo dovevo appioppare ...» E significa, allora, che ti devi dare all'acqua minerale - liscia m'arraccumann', ché Woodcock è astemio!

Insomma, così è nato l'ultimo “promettente” scandalo italico, che vede coinvolto mediaticamente, ma senza notizia di reato, anche il nostro Baffino. Ché poi, diciamola tutta, ma cosa ha fatto di male questo poveruomo, già mortificato e rottamato da quello spregiudicatissimo pinocchio di Matteuccio Renzie?

Resocontiamo. Nel 2008, D'Alema crea con la moglie un'azienda vinicola a nome dei figli e inizia a produrre vino; lo imbottiglia; lo etichetta. A questo punto deve affrontare l’arduo problema della commercializzazione - questione però non da poco vista l’ineffabile qualità del prodotto... E già, a chi venderlo? Ma sì, trovato: a quegli ubriaconi delle cooperative rosse! Saranno decine di migliaia i soci e sicuramente pronti a barattare scadenti liquidi per concreti solidi (appalti). E poi c'è sempre la Fondazione Italianieuropei, attraverso la quale far transitare i proventi derivanti dalle forniture ... E che sarà mai, direte voi, né più né meno di quello che fanno tanti di questi scurnacchiat' dipolitici italiani, per arrotondare i loro “magri” stipendi, attraverso associazioni, consorzi, fondazioni e compagnia bella … Avete ragione. Comunque, abbiate pazienza e seguitemi.

Si tratta ora, per il nostro eroe, di individuare il giusto filone di appalti pubblici verso cui indirizzare le Coop rosse: Expo, Mose e Tav, purtroppo, ormai,  sono state tutte assegnate e hanno già dato ... E allora? … Qual è il problema?!  C’è, infatti, ancora da ultimare la rete di metanizzazione dell'Italia, cominciata negli anni '80 (sai quanti 'mbruogl' !), una rete la cui realizzazione ricorda l’epica autostrada Salerno-Reggio Calabria. La metanizzazione infinita è anch’essa capace di drenare quantità gigantesche di soldi pubblici: si tratta di un grande affare da centinaia di milioni di euro! Bisogna solo fare lo sforzo d’individuare l'impresa giusta ... E si fa presto a trovarla! Ecco che all'orizzonte degli azzurri mari italici si staglia la Concordia ... No, no, non la nave da crociera, bensì la Cooperativa CPL Concordia - un nome una garanzia, malgrado l'inquietante accostamento con il transatlantico della Costa ... Un colosso che impiega 1800 dipendenti e che vanta all'attivo già oltre 200 impianti di metanizzazione in tutta la penisola!

E così io ti do una cosa a te - un bell'appalto per la metanizzazione di Ischia (18 milioni di euro alla CPL Concordia) - e tu dai una cosa a me - fai comprare questa feccia a tutti i soci della Cooperativa: 2.000 bottiglie, per la precisione, per il costo complessivo di 60.000 euro ( cos'e pazz', 30 euro a bottiglia, manco fosse oro colato!), più un libro in omaggio, anzi non proprio in omaggio, perché per "Non solo euro " - altra creazione, stavolta letteraria, di Baffino – vengono versati 4.800 euro, tanto per gradire. E mai titolo di saggio fu più consono … Infatti, non solo euro sarebbero stati ben accetti, ma anche dollari, rubli e lingotti d'oro!

E va bene, ma cos’è un reato, questo, in Italia? Mascherziamo ? In Italia, il paese più corrotto d'Europa! E allora ditelo che volete paralizzare l’economia del Paese!

E non vi appigliate al fatto che, in questo modo, l'economia gira sì, ma solo nelle tasche dei furfanti e dei furbi, mentre le vostre tasche, come direbbero a Ischia, sonc’ semp' vacant’ (“sono sempre vuote”)!

Pertanto, mentre il sindaco del principale comune dell’isola, sostiene Woodcock, sa' abbusscava na mazzetta 'e trecentomila euro dalla suddetta Concordia (per mantenere la concordia e l’armonia tra tutti), Baffino riusciva finalmente a smerciare il vino scaduto, con un’eleganza da far invidia finanche a De Benedetti, così, tanto per fare il nome di un finanziatore della fondazione, il quale riuscì a rifilare al Ministero delle Poste, ai bei tempi dell'Olivetti, computer obsoleti e scadenti. E che, per caso ha scontato le sue colpe De Benedetti? Macché, anzi, si è presa la tessera n.° 1 del Pd; dopo di che ha cambiato attività, visto che i suoi computer d’accatto li aveva ormai tutti piazzati.

In questo modo funzionano le cose da noi. A tale proposito a Napoli si dice: “Si nun c' stesser' e fess' nun c' fosser' e dritt'”, e i fessi, sia chiaro, siamo noi!

Come dicevamo, però, l'economia deve girare and the show must go on … Quindi, siccome a Baffino gli è avanzata ancora qualche milionata di ettolitri di vino,  per Pasqua ha pensato bene di scaricarla in pregiate botti di rovere, da destinare proprio a Ischia. Inutile aggiungere che il tentativo è stato malamente spernacchiato dalla popolazione locale, dato che a Ischia, fra Per'e Palumm', Biancolella, Forastera ed altre decine di ottime varietà enologiche, a Baffino 'o ponn' abbuffà e vino!

Piove sul bagnato per il povero D'Alema, oramai in mutande … anzi in costume, vista la location balneare: indovinate un po' che sconvolgente incontro finisce per fare lì, fra un sorso di rosso e l'altro? Vi fornisco solo un indizio: trattasi di cancelliera teutonica adusa a passare le feste pasquali in quella verdeggiante isola del Golfo... Achtung !!!

Achtung duplice, anzi, poiché mi corre l’obbligo di mettere sull’avviso i lettori riguardo alle immagini che seguono. Esse, infatti, presentano contenuti scabrosi, che possono risultare inappropriati per un pubblico di minori e di persone costumate e sensibili, non avvezze a un genere di fruizione mediatica così estrema. Chiunque, malgrado ciò, decida di proseguire nella lettura, lo fa a suo rischio e pericolo. Si consiglia, in qualunque caso, la visione delle immagini a stomaco pieno, specie se a causa di un abbondante banchetto pasquale, annaffiato da vino di qualità. Si declina, pertanto, ogni responsabilità in merito ad eventuali disturbi dell’apparato gastrointestinale ... 

 

 

 

... Superato lo shock? Non cantate ancora vittoria, però, ché adesso vi tocca visionare il “lato b” del costumino di Baffino:

 

 

 

Maronn' e che fastidio solo a guardarlo... e poi, i tatuaggi ... E siete fortunati che vi ho risparmiato il ... culone di Anghela

N. B. Quel pezzo di stoffa indossato da Baffino esiste veramente e si chiama “penekini” . Si tratta dell'ultima tendenza della moda sudamericana. Sembra che l'idea sia stata lanciata dalla Ministra delle Pari Opportunità del Brasile, la quale, in occasione dei mondiali di calcio, giocati l'anno passato, è stata folgorata da questo lampo di genio: perché per le donne vengono concepiti tanti mini tanga da infarto – è stato il suo ragionamento - e per gli uomini niente di parimenti sexy? ... E così è nato, ahinoi, il penekini, effettivamente baciato da immediato successo in America Latina.

Questo è il motivo per cui il nostro Baffino ha finalmente deciso di abbandonare la vite e darsi anima e corpo all'import-export di una merce tanto rivoluzionaria!

Col tempo, anche di questo ce ne faremo una ragione. Però, quello che mi chiedo adesso, in vista delle prossime forniture estive, è: i soci della Cooperativa Concordia, dopo il coraggio mostrato nel tracannarsi il dalemiano nettare colorato, avranno anche il temerario ardire di esibirsi in tal foggia sulle spiagge italiane? ...

Addavenì Baffino!

 Baffinamente,

                     Maic.